• Articolo pubblicato il 8 Dicembre 2015

Su incarico della Regione Lazio – Direzione Regionale Politiche sociali, autonomie, sicurezza e sport – Area Programmazione e Pianificazione Socio-assistenziale, e in collaborazione (ATS) con l’Università di Tor Vergata (capofila), il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Forum del Terzo Settore del Lazio, l’Associazione OASI realizza un Intervento di consulenza e assistenza tecnica e supporto operativo per la predisposizione partecipata del nuovo Piano socio-assistenziale regionale. Queste le azioni da realizzare:

  • la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati necessari alla identificazione del profilo socio-economico del Lazio e alla definizione dei bisogni;
  • l’elaborazione di Linee guida (bozza dello Schema di Piano) per l’avvio del confronto partecipato;
  • il supporto e l’assistenza tecnico-operativa per l’organizzazione e gestione sul territorio regionale di 9 Tavoli di partecipazione, al fine di favorire il pieno coinvolgimento degli stakeholder al processo di costruzione partecipata del Piano sociale regionale;
  • l’analisi delle proposte e dei suggerimenti dei soggetti che parteciperanno agli incontri, attraverso un’apposita piattaforma informatica (Portale del Piano) che sarà attivata sul sito indicato nel Capitolato speciale;
  • la stesura dello Schema finale di Piano da sottoporre all’esame della Giunta Regionale.
  • Articolo pubblicato il 11 Novembre 2015

 

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Si è svolta martedì 10 novembre presso la LUMSA in piazza delle Vaschette 101, a Roma, la presentazione della pubblicazione “Ragazzi e ragazze al centro. Spazi e relazioni con gli adolescenti a Roma”, frutto delle attività del Progetto di ricerca-intervento volto allo sviluppo del sistema cittadino dei centri di aggregazione per adolescenti.

Il progetto promosso dal Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Giovani e Pari Opportunità, finanziato con il fondo della Legge 285/97 è stato attuato dall’Associazione Oasi, in collaborazione con la Rete ITER e la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA).

Durante la presentazione sono intervenuti: Paolo Paroni (Rete Iter – Istituto IARD), Raniero Regni (LUMSA), Folco Cimagalli (LUMSA), Martino Rebonato (OASI), Responsabili e operatori dei CAG di Roma. Ha coordinato i lavori Andrea De Dominicis

Per scaricare la pubblicazione clicca qui

  • Articolo pubblicato il 19 Ottobre 2015

BrochureSono aperte le iscrizioni alla prima edizione del Corso “Tecnologie per il sociale: dalla comunicazione alla gestione organizzativa”, realizzato da Oasi, Programma Integra e Social Hub in collaborazione con Kairos cooperativa sociale a.r.l. Onlus.

Obiettivo del corso è fornire ai partecipanti le competenze e le capacità base per utilizzare le nuove tecnologie nella vita professionale e migliorare l’efficienza lavorativa all’interno della propria organizzazione.

Al termine del percorso formativo i partecipanti saranno in grado di:

– utilizzare gli strumenti che il web mette a disposizione per comunicare, lavorare in team, costruire network, gestire progetti;

– selezionare strumenti per la gestione amministrativa, delle risorse umane, dei contatti e delle informazioni.

Il corso, dedicato a professionisti che operano nelle organizzazioni di Servizi alle persone e del Terzo settore, nonché dirigenti, amministrativi e coordinatori di progetto, avrà la durata di 16 ore articolate in 4 incontri in aula di 3 ore ciascuno, più 4 ore di attività on line e avrà inizio il prossimo 27 novembre.

È possibile inviare la propria domanda di iscrizione entro il 20/11/2015.

È stato richiesto l’accreditamento presso il “Consiglio Regionale Ordine Assistenti Sociali Lazio” per n. 16 crediti formativi.

Modulo 1

  • Introduzione alla tecnologia – 27 novembre 2015
    Tecnologia di processo e di prodotto – social media – esempi pratici di collaborazione online
  • Tecnologie e supporto della comunicazione – 28 novembre 2015
    Comunicare nelle organizzazioni: dalla riunione alla gestione delle reti territoriali e alla valutazione della comunicazione – Storytelling: alcuni esempi di racconto della socialità

Modulo 2

  • Attività online (4 ore) – 29 novembre 2015 – 10 dicembre 2015                                  
    Gestione dell’interazione nella piattaforma Moodle – Attività in sincrono per sperimentare gli strumenti (Google Drive, Hangout, etc.)

Modulo 3

  • Tecnologia a supporto della gestione delle informazioni nelle organizzazioni – 11 dicembre 2015 
    Introduzione al Knowledge Management  – Gestire le informazioni, le risorse umane, l’amministrazione: quali strumenti scegliere – Strumenti per la gestione amministrativa, finanziaria, organizzativa –  Strumenti per l’archiviazione documentale e la gestione dei contatti
  • Supporto tecnologico alla gestione dei progetti e al networking – 12 dicembre 2015  Caratteristiche e necessità organizzative dei progetti – Costruzione di partenariati di progetto: database e social network – Strumenti in rete per la gestione dei progetti – Lavoro di rete. Quali strumenti a supporto?

Scarica il programma

  • Articolo pubblicato il 12 Ottobre 2015

“Agricoltura, Sociale e Innovazione”: questo il titolo del seminario conclusivo del progetto  “O.R.T.I. Organizzare Reti Territoriali Integrate”, realizzato dalla Cooperativa Sociale Kairos e finanziato dalla Regione Lazio, nell’ambito del Programma “Innova Tu. La nuova sfida dell’innovazione sociale”.

L’evento si è tenuto lo scorso 9 ottobre presso lo splendido scenario del Casale di Martignano, azienda agricola partner del progetto.

Con il Programma Innova Tu” la Regione ha voluto fare un bando che fosse significativo e descrittivo -racconta Tiziana Biolghini- per capire il passaggio da un welfare passivo, in cui il cittadino è prevalentemente assistito a un welfare che riattivi la cittadinanza, che sia anche contenitore di processi di welfare-mix e che sia anche un welfare di tipo produttivo”.

Immagine-226Il progetto O.R.T.I. ha promosso la costituzione di una rete territoriale integrata creando alleanze nei territori tra terzo settore, enti locali e aziende agricole, generando così sostenibilità e permettendo di accompagnare i beneficiari anche dopo la fine del progetto.

IMMAGINE 250 Diversi gli interventi che si sono susseguiti: Tiziana Biolghini, Regione Lazio Impresa Sociale e Servizio Civile; Andrea De Dominicis, Associazione Oasi; Martino Rebonato e Andrea Zampetti, Cooperativa Sociale Kairos; Marco Berardo Di Stefano, Roberto Finuola e Alfonso Pascale, Rete Fattorie Sociali; Aurelio Ferrazza, Azienda Agricola Casale di Martignano; Salvatore Carbone, Azienda Agricola La Nuova Arca; Massimo Giannini, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Amedeo Fadda, Regione Lazio, Assessorato agricoltura, caccia e pesca. Sono inoltre intervenuti assistenti sociali dei municipi V e IX e referenti del Centro di Educazione Ambientale del municipio V, attori delle partnership sociali del progetto, portando il punto di vista dell’ente locale.

Durante l’evento si è dato spazio alla promozione del corso “Agricoltura sociale in Rete. Corso di [in]formazione online” realizzato dalla Rete delle Fattorie Sociali in collaborazione con Oasi e Kairos e finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

  • Articolo pubblicato il 7 Ottobre 2015

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Agricoltura, Sociale e Innovazione: questi i temi che verranno affrontati nel seminario di lavoro promosso nell’ambito del progetto “O.R.T.I. Organizzare Reti Territoriali Integrate” realizzato dalla Cooperativa Sociale Kairos e finanziato dalla Regione Lazio, che si terrà il prossimo 9 ottobre.

L’iniziativa vuole essere l’occasione per riflettere, a partire dall’esperienza del progetto, sulle connessioni esistenti e possibili tra ambiti e soggetti differenti, sulle prospettive di lavoro trasversale e di integrazione di competenze per lo sviluppo di modelli innovativi di intervento sociale.

Sono previsti contributi da parte di rappresentanti istituzionali della Regione Lazio, dell’Università degli Studi Tor Vergata, della Rete Fattorie Sociali, dell’Associazione OASI.

Il seminario si svolgerà nel suggestivo scenario del Casale di Martignano, azienda agricola multifunzionale che collabora con la Cooperativa Kairos per la realizzazione di attività di agricoltura sociale in favore di minori e giovani in condizioni di difficoltà per favorirne l’inclusione sociale.

La partecipazione al seminario è gratuita, il numero di posti è limitato. È necessario comunicare la propria partecipazione inviando una mail a [email protected] indicando:

Nome e cognome

Organizzazione di appartenenza

Ruolo

Email

Telefono

Clicca qui per scaricare la locandina

Per ulteriori informazioni: [email protected] – 06.51600539

  • Articolo pubblicato il 30 Settembre 2015

L’intervista video di Vita.it all’ex presidente dell’Uruguay, Pepe Mujica, in visita a Expo. Il 22 settembre intanto è entrata in vigore la nuova norma. Il viceministro Olivero: «Le imprese sociali agricole avranno subito la possibilità di poter avere uno specifico riconoscimento, e quindi un accesso alle risorse»

Andrea De Dominicis (Vicepresidente di Oasi) e Martino Rebonato (Presidente di Kairos coop. sociale ar.l.) sono stati invitati e hanno partecipato a  Expo Milano 2015 all’evento internazionale sull’agricoltura sociale (20-21 settembre).

Entrata in vigore la legge sull’agricoltura sociale. «L’elemento più rilevante è la definizione chiara e nitida di “agricoltura sociale”», ha detto in occasione di un evento organizzato in Expo dal Mipaaf e dall’Ente Nazionale per il Microcredito (dal 2011 al 2014 finanziate 34mila imprese agroalimentari che non avevano garanzie da offrire), il viceministro dell’Agricoltura, Andrea Olivero, che ha seguito l’iter della legge passo dopo passo, «le imprese avranno subito la possibilità di poter avere uno specifico riconoscimento, e quindi un accesso alle risorse. A partire dalle prossime settimane gli enti regionali potranno costruire i propri piani di sviluppo rurale e i relativi bandi».Andrea Olivero

Il viceministro dell’Agricoltura, Andrea Olivero

Lo spirito della riforma è molto chiaro: le aziende agroalimentari possono e spiegabilmente debbono diventare un catalizzatore economico-sociale del territorio di riferimento. La legge invita e stimola le aziende a contribuire a creare infrastrutture e servizi di welfare tali da garantire la permanenza, se non il ritorno delle persone anche nelle aree rurali più interne, dove spesso si coltivano prodotti di grande qualità ed eccellenza made in Italy. L’economia sociale in questo senso è quindi il modello al quale le aziende agroalimentari sociali debbono tendere per garantire lunga vita ambientale, economica e sociale a se stesse e al territorio circostante.

A fianco di Olivero ha partecipato all’evento l’ex presidente dell’Uruguay Josè Mujica (l’intervista video è di Andrea Rapaccini). «Tutto può distruggersi un domani, tranne la terra e le mani che sempre in futuro la coltiveranno. E intorno a questa terra e a queste mani può crescere un’economia più felice e armoniosa», ha detto Mujica (che a fronte di uno stipendio da senatore di 8.300, ne tiene per sé solo 800, donando il resto a ong e associazioni non profit).

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L’ex presidente dell’Uruguay, Josè Mujica

E a Vita ha ricordato come il messaggio del Papa per una nuova economia sia «poderoso», perché riesce a raggiungere tutti, credenti e non credenti. E infine i migranti. Su cui occorre cambiare paradigma, perché il loro esodo «è inevitabile come le rughe e i capelli bianchi», per questo sconfiggere la povertà in Africa diventa una questione che interroga il Mondo intero: «Quello potrebbe essere uno straordinario mercato anche per i prodotti alimentari che produciamo in eccesso».

Fonte: vita.it

  • Articolo pubblicato il 5 Agosto 2015

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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stata approvata in via definitiva la legge sull’agricoltura sociale. “Dotare l’Italia nell’anno di Expo di una legge sull’agricoltura sociale – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – non è solo una buona notizia, è una grande opportunità e il riconoscimento del lavoro che migliaia di esperienze portano avanti ogni giorno sui territori. L’agricoltura sociale è un concreto strumento di riabilitazione ed inclusione, non soltanto una opportunità economica. Con questo provvedimento abbiamo rimesso al centro la tutela della persona e della sua dignità, creando una sinergia virtuosa tra obiettivi economici e responsabilità sociale. Allo stesso tempo rafforziamo le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei nostri territori. Ringrazio il Parlamento per il lavoro fatto in questi mesi per centrare questo importante obiettivo”.

“Dopo anni di attesa – commenta il Vice Ministro Andrea Olivero – oggi abbiamo dato il giusto riconoscimento a quanti, con passione e professionalità, hanno saputo coniugare l’imprenditorialità agricola con la responsabilità sociale. Sono molto riconoscente nei confronti dei parlamentari che hanno fattivamente collaborato alla proficua conclusione dell’iter della legge, a partire dal primo firmatario on. Fiorio, ma ancor più lo sono nei confronti di tutti i nostri imprenditori di Agricoltura Sociale che hanno aperto la strada ad un nuovo modo di concepire il lavoro agricolo. Inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, fattorie didattiche, agri-nido e agri-asilo: tanti modi per concepire la multifunzionalità anche in ambito sociale. Sono certo che questa legge aiuterà l’intero comparto agricolo a crescere nella sostenibilità economica, ambientale e soprattutto sociale”.

Le principali novità:
– Viene introdotta la definizione di agricoltura sociale. In questo ambito rientrano le attività che prevedono:

a) l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale;
b) prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali attraverso l’uso di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura;
c) prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l’ausilio di animali e la coltivazione delle piante;
d) iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della biodiversità animale, anche attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche;

– le Regioni, nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, possono promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle imprese agricole, con particolare riguardo alle pratiche di progettazione integrata territoriale e allo sviluppo dell’agricoltura sociale;
– le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono inserire come criteri di priorità per l’assegnazione delle gare di fornitura la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di agricoltura sociale;
– i Comuni prevedono specifiche misure di valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche;
– gli enti pubblici territoriali prevedono criteri di priorità per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell’ambito delle procedure di alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli;
– gli enti pubblici territoriali possono dare in concessione, a titolo gratuito, anche agli operatori dell’agricoltura sociale i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata;
– viene istituito l’Osservatorio sull’agricoltura sociale, nominato con decreto del Mipaaf. È chiamato a definire le linee guida in materia di agricoltura sociale e assume funzioni di monitoraggio, iniziativa finalizzata al coordinamento delle iniziative a fini di coordinamento con le politiche rurali e comunicazione.
Fonte: politicheagricole.it

  • Articolo pubblicato il 23 Luglio 2015
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Contatto con la natura, fatica, pazienza, necessità di fare le cose insieme e darsi delle regole: l’agricoltura è già in se stessa una scuola di vita, ma in particolare lo può essere per chi nella sua vita si è perso. Per questo sono sempre più diffusi i progetti che utilizzano i lavori agricoli per il recupero di persone afflitte da dipendenze, dagli stupefacenti al gioco d’azzardo. Sabato 18 luglio Cascina Triulza – Padiglione della Società Civile di Expo Milano 2015 ha ospitato la presentazione di “Ricominciamo dalla terra”, progetto di agricoltura sociale elaborato da FICT – Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, che mira a dare opportunità lavorative e inclusione sociale a soggetti svantaggiati e psichicamente fragili. Hanno partecipato Pierluigi Ricci (Centro di Solidarietà CSA di Arezzo), Mariafederica Massobrio (Coordinatrice del progetto), Saverio Senni (Dipartimento Dafne – Università della Tuscia), Martino Rebonato (Esperto di sistemi di Welfare e valutazione politiche sociali), Matteo Pisciotta (Chef Ristorante “Luce” – Villa Pansa – Varese). Un evento pieno di voglia di fare, accompagnato da brevi intermezzi del coro Voicefull Quintet.

Le nuove dipendenze

“Dagli anni Ottanta ad oggi abbiamo visto un radicale cambiamento nelle tossicodipendenze –  ha raccontato Pierluigi Ricci – se all’inizio la droga era un modo di ribellarsi ed autoescludersi dalla società, oggi paradossalmente è un modo per essere accettati, risultando più efficienti e dinamici. Ciò ha complicato enormemente il lavoro di reinserimento, aggravato ulteriormente dal venire meno di quel tessuto economico diffuso che poteva accogliere la persona che usciva dalla comunità – continua Ricci – per questo abbiamo dovuto cercare nuove strategie, che facciano da ponte tra la comunità di recupero e la società esterna”.

Valorizzare le proprie risorse

“Nella crisi in cui eravamo, ci siamo resi conto che alcune delle nostre comunità di recupero avevano potenzialità agricole, in particolare a Varese per i mirtilli, ad Arezzo per il miele e a Viterbo per gli ulivi – spiega Mariafederica Massorbio – con determinazione e forza di volontà abbiamo quindi elaborato il progetto, selezionato le persone motivate e trovato donatori e finanziatori a cui saremo sempre grati. L’ultimo traguardo raggiunto è il nostro marchio: “A mani nude”.

Un’agricoltura a colori

“Nel 1964, ancora bambino, ebbi la fortuna di visitare l’Expo di New York e vedere i primi televisori a colori – ha raccontato il Prof Saverio Senni – ecco, per me l’agricoltura sociale è come il passaggio da un un’agricoltura in bianco e nero a una a colori, perché realizza pienamente quell’idea di multifunzionalità dell’azienda agricola a cui miriamo. Il lavoro agricolo ha innate proprietà terapeutiche, perché ci aiuta a capire la vulnerabilità, la reciprocità e la responsabilità: mirtilli, api e ulivi richiedono di essere curati e loro curano noi”

Curare con il fare

“L’approccio classico alla terapia psicologica ha sempre dato molta importanza all’uso della parola – ha spiegato Martino Rebonato – mentre sono state sottovalutate le proprietà terapeutiche del lavoro manuale. L’agricoltura sociale non può certo risolvere ogni aspetto della cura e reinserimento, ma può essere una grande svolta, soprattutto per creare un welfare integrato”.
  • Articolo pubblicato il 20 Luglio 2015

“Experiential Learning. Strumenti, attività, modelli e tecniche”, giornata di formazione e aggiornamento con dr. JIM CAIN – TEAMWORK & TEAMPLAY – USA

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La giornata sarà l’occasione per sperimentare ed imparare nuovi strumenti, attività, giochi, modelli e tecniche da poter utilizzare nella gestione di workshop e percorsi formativi con i team. La giornata verrà strutturata come un percorso di aggiornamento per addetti ai lavori: Jim Cain illustrerà alcune delle sue più originali e famose attività, le farà sperimentare, fornirà spiegazioni su possibili modalità e contesti di utilizzo, darà indicazione sui materiali necessari per realizzarle. La giornata è destinata ad animatori, formatori, psicologi, trainer, educatori e in generale a tutti coloro che lavorano con gruppi di adulti o ragazzi e che vogliano conoscere nuove tecniche ed attività esperienziali da usare nella gestione dei gruppi.

La giornata formativa si svolgerà il 19 settembre 2015 presso Sala Polifunzionale – Via Botero 16/a – Metro A – Colli Albani; le attività si svolgeranno in parte in aula ed in parte all’aperto, all’interno del Parco della Caffarella.

Il workshop si terrà in lingua inglese (verrà messo a disposizione un servizio di traduzione in italiano).

Jim Cain è una dei massimi esperti a livello internazionale per quanto riguarda la progettazione di attività formative esperienziali. Autore di 14 testi di tecniche e teorie sulla formazione esperienziale (tra cui il pluripremiato Teamwork & Teamplay), Jim è l’ideatore di numerose formazioni originali ed innovative, di cui segue in prima persona anche la preparazione dei materiali e la realizzazione di kit per formatori.

Nell’ultimo decennio ha presentato programmi e workshops in più di 28 nazioni, in 4 diversi continenti.

Clicca qui per scaricare la locandina dell’evento

Per ulteriori informazioni clicca qui

  • Articolo pubblicato il 1 Luglio 2015

Autenticità e Professionismo. Mi ronzano in testa queste due parole da ieri sera. Vuoi per le frequentazioni accademiche, vuoi per una innata tendenza all’astrazione, concentrarmi (e vivere) la passione mi fà un gran bene!

Testimonianza, cioè “dare prova”, dimostrare. Transitivamente, mi viene in mente “esserci”.

In un mondo semprè più “costruito” tecnicamente, “esserci” mi pare una semplice (e preziosa) verità!

Un piacere aver fatto questa piccola parte del viaggio con te, Eraldo! Grazie