Isfol: ”In calo la formazione adulti, l’Ue è lontana”

Scende il numero di adulti che frequentano corsi di formazione, l’Italia è sempre più lontana dall’Unione europea. E’ quanto emerge dal XIII rapporto sulla formazione continua, diffuso lo scorso 12 marzo dall’Isfol. In particolare, tra il 2010 e il 2011 la percentuale degli adulti in un percorso di apprendimento passa dal 6,2% al 5,7% , molto lontana dall’obiettivo europeo del 12%.
Il nostro paese è distante dalla media comunitaria, che attualmente tocca quota 8,9%, con punte altissime negli Stati nordici come la Danimarca al 32,3%. La tendenza – sottolinea l’Isfol – rispecchia l’andamento della congiuntura economica, ovvero gli effetti della crisi: dopo una crescita costante nel periodo 2004-08, la tendenza si è invertita, avviando una frenata attualmente in corso.
Il tasso di partecipazione femminile si attesta al 6% contro il 5,3% degli uomini. Le donne, spiega il rapporto, trovano minori sbocchi occupazionali e sono “indotte” ad aumentare il loro livello di istruzione e formazione, con lo scopo di essere più competitive sul mercato.
Nel 2011 il Centro è l’area con maggiore formazione: il tasso è pari al 6,3%, seguita dal Nord-Est (6%) e dal Nord-Ovest (5,6%), mentre i valori più bassi sono al Sud con la formazione al 5,1% (nelle Isole al 5%). Il maggior numero di adulti occupati sono coinvolti in attività promosse dalle imprese, mentre la formazione delle Regioni prevale tra le persone in cerca di lavoro.
Nel periodo tra gennaio 2011 e giugno 2012, conclude l’Isfol, i Fondi paritetici interprofessionali hanno approvato oltre 29.700 piani formativi a loro volta articolati in oltre 166mila iniziative, che prevedono oltre 2,3 milioni di partecipanti che appartengono a più di 61mila imprese.
 
  • Articolo pubblicato il 14 Marzo 2013