Eurispes, il 66,4% delle donne sente il peso della crisi

ROMA – Le donne sono le più preoccupate per la difficile condizione di crisi del Paese: il 66,4% denuncia una situazione economica nettamente peggiorata rispetto agli anni passati, solo lo 0,9% dichiara di aver migliorato nettamente il proprio status. Solo una su 5 riesce a risparmiare. È il dato del Rapporto Eurispes sulla condizione femminile e crisi. Al quadro economico e sociale instabile, si aggiunge anche la crisi istituzionale. Diminuzione della ricchezza, aumento del debito pubblico e aumento esponenziale del tasso di disoccupazione sono stati accompagnati quindi da una profonda instabilità politica e sociale. Una sorta di tempesta perfetta che cambia consumi e abitudini delle signore di oggi.

LAVORO E PROGETTI FUTURI – La retribuzione è spesso causa di frustrazione tra le donne: secondo la rilevazione dell’Eurispes a non essere soddisfatte di questo aspetto del lavoro sono il 50,9% delle donne (32,2% poco e 18,7% per niente) a fronte del 49,1% di quante

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si dichiarano abbastanza (44,2%) e molto soddisfatte (solo il 4,9%). Il 38,5% delle donne trova poco soddisfacente la tipologia di contratto, il 32,5% soffre un carico di lavoro troppo elevato mentre per il 32,2% il punto dolente è rappresentato dalla mancanza di sicurezza del posto di lavoro. Ciò che crea maggiore frustrazione e preoccupazione tra le donne italiane è la mancanza di opportunità per valorizzare le competenze acquisite nel percorso formativo. Ben il 63,2% delle donne non è soddisfatta delle possibilità di carriera; di queste il 26,5% non lo è per niente e, di contro, solo nell’8,5% dei 8 casi le lavoratrici dichiarano di essere molto soddisfatte di poter crescere professionalmente. Forse l’incertezza del futuro è quello che preoccupa. Alla domanda: “La sua attuale condizione lavorativa permette di fare progetti per il futuro” il 24,4 %risponde per niente, il 41,3% poco, il 29,3% abbastanza.

SOLO 1 SU 5 RIESCE A RISPARMIARE – Quali comportamenti adottano le italiane per soddisfare le esigenze quotidiane del nucleo familiare? In che modo riescono a perpetuare, alla luce della crisi, lo stile di vita del loro essere contemporaneamente lavoratrici, madri e donne? Nella maggior parte dei casi, sono le donne a far quadrare i bilanci familiari. La difficoltà ad arrivare alla fine del mese è una realtà per il 66,4% delle donne. Di conseguenza, nel 62,2% dei casi le donne si trovano costrette a utilizzare i risparmi messi da parte per pagare le spese necessarie al sostentamento della famiglia. La possibilità di risparmiare qualcosa, d’altronde, è impossibile per l’81,8% delle intervistate, ci riesce solo 1 donna su 5. Difficoltà a vivere il presente e incertezza del futuro: il 55,2% delle donne condividono l’opinione che la situazione economica del Paese peggiorerà nel corso del 2013.

TASSE E PRESSIONE FISCALE – Nell’ultimo anno, il carico fiscale è nettamente aumentato per il 40,9%. Per la maggior parte delle intervistate, il 50,3%, diminuire il carico fiscale equivarrebbe infatti ad aumentare le possibilità economiche dei cittadini e riattivare i consumi. Allo stesso tempo, per il 31% delle intervistate tasse più basse rappresenterebbero un fattore per il rilancio dell’economia e delle imprese. Il 59% chiede al prossimo governo di introdurre la patrimoniale, 85,9 chiede il rientro dei capitali stranieri, l’88,5 vuole maggiori investimenti in ricerca e sviluppo.

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Fonte: comunicareilsociale.com

  • Articolo pubblicato il 11 Marzo 2013