Centri antiviolenza: le nuove linee guida della Regione Lazio

La Regione Lazio, con la delibera 614 del 18/10/2016, ha reso noti i requisiti minimi strutturali e organizzativi dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e delle Case di semi-autonomia.

Linee Guida per i Centri antiviolenza della Regione LazioCon le linee di indirizzo pubblicate negli ultimi giorni la Regione Lazio ha voluto definire modalità omogenee di funzionamento delle strutture che erogano servizi per donne che hanno subito violenza e i loro figli, al fine di ridurre la variabilità dei livelli di accoglienza e sostegno e garantire standard qualificati nella presa in carico delle vittime di violenza in tutto il territorio regionale, nonché definire criteri per la promozione di reti territoriali finalizzate a prevenire e contrastare la violenza nei confronti delle donne.

I servizi dei Centri antiviolenza saranno erogati a titolo gratuito e dovranno ispirarsi ai seguenti principi:

Competenza. Il personale impegnato nelle strutture di accoglienza deve possedere formazione e specifiche competenze di lettura della violenza contro le donne in un’ottica di genere e possedere i requisiti previsti dalle vigenti normative di settore nazionali e regionali.

Multidisciplinarietà. L’équipe che accoglie le donne e i/le minori deve garantire una multidisciplinarietà di competenze, in grado di garantire percorsi di sostegno nel rispetto delle differenze culturali e della storia di ciascuna donna.

Chiarezza. Fornire informazioni chiare e comprensibili sia nel contatto telefonico che durante il colloquio anche attraverso il supporto del servizio di mediazione culturale, qualora necessario.

Riservatezza. Nel rispetto della normativa vigente sulla privacy (D.L gs. 196/2003) dovrà essere richiesta l’autorizzazione per il trattamento e l’utilizzo dei dati ai fini del monitoraggio del fenomeno e delle indagini statistiche, fatto salvo comunque l’anonimato della donna.

Fruibilità. e accessibilità Garantire l’accesso a tutte le donne, senza alcuna discriminazione riferita a razza, colore, lingua, religione, opinioni politiche o di qualsiasi altro tipo, origine nazionale o sociale, appartenenza a minoranze, censo, nascita, orientamento sessuale, età, disabilità, status di migrante o di rifugiato.

Le “Linee guida per l’offerta di servizi da parte delle strutture preposte al contrasto della violenza di genere” e la delibera della Regione Lazio sono disponibili per la consultazione e il download sul sito ReteMBLazio.it, la Rete delle strutture e dei servizi per i nuclei  vulnerabili mamma-bambino:

  • Articolo pubblicato il 2 Novembre 2016