Voucher alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici: estesa l’erogazione

I voucher per richiedere il servizio di baby-sitting o servizi privati accreditati sono erogati alle madri lavoratrici autonome in luogo del congedo parentale.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 252 del 27 ottobre 2016 il Decreto 1° settembre 2016 con l’estensione dell’erogazione del voucher per l’acquisto dei servizi di baby-sitting o per far fronte agli oneri dei servizi per l’infanzia, alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici.

Le madri lavoratrici autonome o imprenditrici, comprese le coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attività commerciali, imprenditrici agricole a titolo principale, nonché le pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne, dopo il periodo di fruizione dell’indennità di maternità e nei 3 mesi successivi ovvero per un periodo massimo di 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino, possono richiedere alternativamente – per l’anno 2016 – in luogo del congedo parentale, il servizio di baby-sitting o un contributo per i servizi privati accreditati. La richiesta può essere presentata anche dalle lavoratrici che abbiano usufruito in parte del congedo parentale.

L’importo del contributo è pari ad un massimo di 600 euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a tre mesi, in base alla richiesta della lavoratrice interessata, erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro, mentre nel caso di fruizione della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, il pagamento viene fatto direttamente alla struttura prescelta, fino a concorrenza dell’importo massimo di 600 euro. A tal fine, è necessario esibire da parte della struttura della richiesta di pagamento corredata della documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio.

La madre lavoratrice deve presentare la domanda entro il prossimo 31 dicembre, indicando una delle due opzioni. Il beneficio è erogato secondo l’ordine di presentazione delle domande.

Segnalato da Synago

  • Articolo pubblicato il 4 Novembre 2016