Comune di Roma: recuperare il cibo invenduto e ridistribuirlo

Uno dei nuovi progetti della nuova amministrazione comunale è quello di attivare una rete di 330 grossisti e produttori del Car (Centro agroalimentare di Roma) e 900 tra supermercati, grandi e medie strutture del settore alimentare per recuperare il cibo invenduto e ridistribuirlo alle persone in povertà. Secondo l’ultimo Rapporto Istat, il 4% della popolazione romana è povera. Le persone al di sotto della soglia di povertà sono 100mila. Ci sono, poi, le persone che vivono in strada: le statistiche ufficiali ne contano almeno 2.300. Altre 6.000 vivono in soluzioni provvisorie, in strutture di accoglienza pubbliche, religiose, di volontariato. Si legge nella nota diffusa dal Comune di Roma “Per il raggiungimento di questi obiettivi è prevista la costituzione di un tavolo di lavoro – coordinato dagli Assessorati Roma Produttiva e Sostegno Sociale – con le rappresentanze di produttori, commercianti e Onlus. Compito del tavolo, individuare le soluzioni più efficaci per la raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari. La memoria di Giunta prevede in tempi brevi la predisposizione di un protocollo d’Intesa tra Roma Capitale e i partecipanti al progetto. In vista, infine, un marchio speciale per le aziende e le imprese che aderiranno all’operazione. Lo preannuncia l’assessore Marta Leonori: “Stiamo pensando a un bollino di qualità, che renda evidente la scelta etica e di solidarietà. Un marchio “Roma produttiva e solidale” per garantire riconoscibilità alle aziende che sosterranno il progetto”. 

Fonte: dirtittisociali.org

  • Articolo pubblicato il 30 Agosto 2013