Terremoto, 800 posti letto

Lievi scosse continuano a sentirsi ogni giorno in Emlia. Chi vive in macchina o in tenda continua ad avere paura. E così nasce l’offerta che arriva direttamente dai cittadini della rete. Il gruppo Facebook “Un tetto per la Bassa” si trasforma in un sito web pronto a diventare un database condiviso con i comuni emiliani per gestire l’emergenza casa del dopo sisma. E un decalogo ospite/ospitante regolerà il soggiorno.

MODENA – Oltre 300 alloggi privati a disposizione degli sfollati, per un totale di circa 800 posti letto tra stanze vuote in casa con una famiglia e appartamenti sfitti, di cui il 90% in Emilia-Romagna. Più altre 100 schede ancora in fase di elaborazione e senza contare camper, roulotte, casette di legno e alberghi. Sono le offerte arrivate finora a “Un tetto per i cittadini della Bassa”, il gruppo Facebook nato – d’accordo con l’assessore provinciale all’Ambiente e alla protezione civile di Modena Stefano Vaccari – per raccogliere i riferimenti delle persone disponibili a ospitare, senza distinzione di razza o religione, chi è rimasto senza casa in seguito al sisma che ha colpito soprattutto l’Emilia. E, da pagina Facebook, l’iniziativa si trasforma in un sito Internet (www.untettoperlabassa.it) “per razionalizzare al meglio la domanda e l’offerta di alloggi e diventare così un database condiviso a disposizione delle amministrazioni locali”, spiega Vittorio Molinari, uno degli ideatori del progetto. Il sito web sarà on line tra 2 giorni.
“Non vogliamo sostituirci alle istituzioni, ma essere di supporto in quella fase che presto diventerà di seconda accoglienza – continua Molinari – Per questo, se le vorranno, daremo le chiavi d’accesso alla parte non pubblica del sito sia ai Coc, i Centri operativi comunali che già gestiscono questo tipo di servizio e che è bene facciano da garante, sia all’assessorato alla Protezione civile della Provincia di Modena. E se le istituzioni vorranno prendere in mano le redini del database, noi siamo disposti a tirarci indietro”. Alla prossima riunione dei sindaci colpiti dal sisma con la Protezione civile di Modena, infatti, dovrebbe partecipare anche “Un tetto per i cittadini della Bassa”.
E presto sarà pronto anche un decalogo ospite/ospitante, che dovrà essere sottoscritto da entrambe le parti, e che regolerà il soggiorno tra i privati. Dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, che ha detto di non voler ricorrere né a container né a prefabbricati in stile L’Aquila per risolvere il problema dell’emergenza casa nel post-terremoto ma di preferire la soluzione degli alloggi sfitti, l’idea di istituzionalizzare “Un tetto per i cittadini della Bassa” sembra andare in quella direzione. “La pagina Facebook resterà aperta solo per creare sinergie con altre iniziative, stimolare il dibattito sul dopo sisma e raccogliere testimonianze”, dice Molinari.
Ma quante sono le persone che hanno trovato ospitalità nelle soluzioni abitative offerte dai privati cittadini? “Per ora abbiamo sistemato 50 casi d’emergenza, ma non abbiamo ancora stimolato la domanda tra gli sfollati perché prima vogliamo che tutto segua regole procedurali certe, un sistema di gestione ben definito e che anche i comuni si allineino tra loro nel decidere come gestire chi trova un’autonoma sistemazione abitativa”, spiega Vittorio Molinari. Il Comune di Soliera (Modena), ad esempio, riconosce un indennizzo ai proprietari che mettono a disposizione appartamenti sfitti a chi è rimasto senza casa in seguito alla dichiarazione di inagibilità. Rimane comunque valida per tutti gli sfollati l’ordinanza della Protezione civile che autorizza ad assegnare, ai nuclei familiari disagiati per il terremoto, un contributo per chi sceglie una sistemazione autonoma di 100 euro al mese per ogni componente abitualmente e stabilmente residente nell’ex abitazione fino a un massimo di 600 euro mensili. Per chi volesse trovare una soluzione senza mediatori, invece, c’è il gruppo Facebook “Case aperte per sfollati terremoto Emilia”.

Fonte: affaritaliani.libero.it

  • Articolo pubblicato il 13 Giugno 2012