Solidarietà: Dal parrucchiere taglio solidale per donne disoccupate

Nel negozio di Alessandra, a due passi dal Colosseo, il taglio costa 8 euro, 3 dei quali vanno a sostenere il centro di aiuto per uomini violenti che hanno deciso di riabilitarsi

Un taglio solidale, per non rinunciare anche all’estetica in tempo di crisi e sostenere i centri di aiuto per uomini che maltrattano le donne. L’idea originale è di Alessandra, che ha deciso di dedicare il terzo mercoledì, quello più vicino alla fine del mese a cui si arriva sempre più in difficoltà, alle donne precarie, pensionate o disoccupate. Chi è in difficoltà economica può tagliarsi i capelli nel suo negozio a due passi dal Colosseo, a soli otto euro. Cifra ridotta rispetto al listino prezzi e destinata in parte (tre euro) al C.a.m, il Centro di ascolto per uomini maltrattanti.

«Con la crisi sono aumentate le donne che rinunciano al parrucchiere per far fronte alle spese – racconta Alessandra. Si pensa così di tagliare il superfluo, in realtà essere a posto e prendersi cura di sé aiuta a sentirsi più sicure. In particolare se si deve cercare lavoro e affrontare un colloquio. Per questo abbiamo pensato di dedicare un’iniziativa alle donne disoccupate, precarie o in difficoltà». L’ispirazione è arrivata anche dall’esempio di un’altra italiana, Lucia Iraci, che dopo aver aperto un lussuoso salone nel cuore di Parigi, ha pensato a una succursale anche nella banlieu della capitale francese, dedicato alle donne disagiate.

L’iniziativa di Riccio capriccio è partita a gennaio e da allora «le ragazze che si sono prenotate sono state tantissime – continua Alessandra. L’idea era anche legarla a un progetto sociale, abbiamo quindi contattato diverse associazioni. Poi un’amica mi ha parlato del centro per uomini maltrattanti e mi è sembrata l’iniziativa più adatta da sposare. Così avremmo aiutato due volte le donne: non solo nel prendersi cura di sé, ma anche col supporto agli uomini che vogliono riabilitarsi dopo aver commesso una violenza e che spesso sono i loro compagni o i padri dei loro figli».

Degli otto euro del taglio, tre vanno infatti al C.a.m. Centro di ascolto per uomini maltrattanti , un servizio di prima accoglienza e presa in carico di uomini che hanno deciso di intraprendere un percorso di cambiamento per contrastare il comportamento violento. Il progetto di Alessandra è inoltre di estendere l’iniziativa ad altri centri e saloni della Capitale, per fare rete: il primo ad aver risposto è un parrucchiere a Garbatella. E a breve sarà online un sito che raccoglie tutte le iniziative solidali di questo tipo. (Redattore Sociale)

Fonte: romasette.it

  • Articolo pubblicato il 30 Maggio 2013