Palermo, parte “baby swap”: baratto contro la crisi

Baratto contro la crisi: per i vestitini dei neonati a Palermo parte il “baby swap”. Un gruppo di mamme e nonne dà vita allo scambio degli abiti. Non esiste moneta ma solo un credito di “bottoni virtuali” a seconda del valore economico di partenza di ciò che viene portato. Intanto il comune autorizza il baratto nelle piazze: L’attività svolta all’Albergheria – si legge nel provvedimento – ha assunto caratteristiche tali da divenire punto di riferimento cittadino per coloro che intendono disfarsi di oggetti usati.

Barattare vestitini per neonati e per bambini in cambio di altro. Con questo intento un gruppo di mamme e nonne di Palermo ha deciso di aprire un “Baby swap”, dall’inglese to swap che significa scambiare o scambiarsi qualcosa – per fronteggiare la crisi, aiutandosi a vicenda. In questo modo molte donne in attesa riusciranno ad avvalersi di un corredo utile limitando i costi che comporta la preparazione organizzativa alla nascita di un bambino. Le promotrici del baby swap organizzano alcuni incontri settimanali nel salotto di una di loro, Lia Alaimo. Per due giorni alla settimana, il martedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 18 la casa di piazza Mameli è aperta a tutti coloro che vogliono scambiare corredini, giocattoli e anche piccoli mobili per neonati in buono stato. Lo scambio naturalmente avviene senza moneta reale ma avvalendosi di “bottoni virtuali”. Ad ogni capo, infatti, viene assegnato un credito di bottoni a seconda del valore economico di partenza, che poi diventano la moneta per portarsi a casa un capo del valore equivalente oppure si possono accumulare. L’unica cifra che si paga è quella “una tantum” di 3 euro per le spese di lavanderia e per alcune eventuali riparazioni di sartoria.

Dalla fiera del baratto e del riusato di Vicari (Palermo) nasce anche Bandabaratta: un gruppo indipendente ed informale di persone che ha come obiettivo quello di diffondere la pratica del baratto e far crescere questa rete di barattatori e barattatrici, artigiani, produttori e artisti attraverso numerose attività sul territorio palermitano e siciliano. La Bandabaratta è aperta a tutte le realtà locali che si vogliono avvicinare a questo “altro” modo di fare economia nell’ottica del ‘Riuso, del Ricreo’e del Mercanto’. Una volta al mese Bandabaratta organizza delle piccole fiere come quella che si è svolta sabato scorso in via Alloro a Palermo in cui si sono barattati prevalentemente oggetti per bambini: libri, giochi e vestiti.

Redazione (Fonte: Redattore sociale)

nelpaese.it

  • Articolo pubblicato il 3 Maggio 2013