Nasce Criminal Justice Programme

E’ nato il progetto “Osservatorio Europeo sulla Detenzione carceraria”, coordinato dall’associazione Antigone e finanziato dalla UE nell’ambito del programma Criminal Justice Programme. L’osservatorio ha lo scopo di vigilare sugli 8 sistemi penitenziari nazionali degli 8 stati dell’Unione che hanno aderito al progetto. Si tratta di un campione di quasi 400.000 detenuti, circa due terzi del totale dei detenuti in Europa e già emergono primi dati. I tassi di detenzione indicano il numero di persone detenute per ogni 100.000 cittadini e rappresentano la misura del ricorso al carcere in ciascun paese. I tassi di detenzione più alti si registrano in Lettonia e in Polonia, due nuove membri dell’Unione, in Europa meridionale in Spagna. In Italia e nella stessa Spagna, la popolazione detenuta è calata. Per quanto riguarda il sovraffollamento carcerario diventa un problema drammatico nell’Europa mediterranea. “Le condizioni materiali di detenzione e la violazione dei diritti fondamentali delle persone private della libertà sono un serio problema in molti paesi dell’Unione Europea – spiega Alessio Scandurra, Coordinatore dell’Osservatorio Europeo sulla condizioni di detenzione – L’Osservatorio Europeo intende fornire una migliore conoscenza di questi problemi, ma anche delle esperienze più virtuose di ciascun paese. Lo scopo è promuovere, nelle carceri di ogni paese europeo, il rispetto dei diritti fondamentali, così come chiesto dall’Europa stessa”. Il controllo della salvaguardia dei diritti dei detenuti, appare difficoltoso, visto che la capienza dei sistemi penitenziari è misurata in modo  diverso nei vari paesi:  ad esempio,  per la legislazione italiana ogni detenuto dovrebbe avere a disposizione 9 mq, in Lettonia solo 2,5 mq. Il bilancio fatto dall’Osservatorio, dunque si basa su un valore medio. L’Italia e la Grecia sono i paesi con le carceri più affollate, seguiti da Francia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Polonia e Lettonia. Altra priorità per il Criminal Justice action plan della Commissione Europea è la detenzione minorile. Il numero dei minori detenuti varia molto da paese a paese. Le percentuali più elevate si registrano in Grecia, con una percentuale del 4,7% e sono andate crescendo significativamente negli ultimi anni. Percentuali elevate anche nel Regno Unito,  scese però all’1,9%  nel 2012. Invece per quanto riguarda la percentuale europea di donne in carcere  è compresa tra il 3% della Polonia ed il quasi 8% della Spagna. In molti paesi questa percentuale è andata calando negli ultimi anni, mentre è andata crescendo in Lettonia e in Polonia. La percentuale di detenuti stranieri è uno dei temi sui quali i paesi monitorati differiscono maggiormente. Estremamente alta, e decisamente in crescita, in Grecia, è generalmente molto alta nell’Europa mediterranea, in particolar modo in Italia e Spagna, anche se in questi paesi è andata scendendo negli ultimi anni. Il fenomeno è sostanzialmente inesistente in Lettonia e Polonia. La frequenza delle morti in carcere è determinata dividendo il numero di detenuti presenti in un anno per il numero dei detenuti morti in carcere quell’anno, ed è certamente un possibile indicatore del livello di criticità delle condizioni di detenzione in un certo paese. I dati cambiano molto da paese a paese: da una morte ogni 600 detenuti in Polonia ad una morte ogni 200 detenuti in Portogallo.

Fonte: dirittisociali.org

  • Articolo pubblicato il 5 Marzo 2013