La famiglia italiana si ristruttura e si ricompone ma non si sgretola e non perde forza. Crescono i genitori single, decollano le unioni libere, un bimbo su quattro nasce fuori dal matrimonio e le famiglie ricostituite superano il milione di unità, eppure rimane altissima l’importanza attribuita al nucleo familiare, che si allarga e chiama i genitori a confrontarsi con impegni sempre maggiori a cui, in assenza delle istituzioni, si fa fronte cercando e dando aiuto nell’associazionismo. Il quadro emerge da un rapporto del Censis presentato nel corso dell’incontro “Dalla parte delle mamme – per un Paese a misura di famiglia” che si è svolto a Roma per celebrare un anno di attività di P&G a sostegno delle mamme e delle famiglie italiane.
La fotografia scattata dal Censis mostra una trasformazione strutturale delle famiglie. Negli ultimi dieci anni le coppie coniugate con figli sono diminuite di 739 mila unità (-7,8%), mentre quelle non coniugate con figli sono 274 mila in più. Crescono anche le famiglie monogenitoriali, che hanno superato i 2 milioni (+18,7%) – con le madri sole, non vedove, che, aumentate del 78%, sono oltre il milione – e i single, poco meno di 7 milioni (+38,9%). In dieci anni sono poi decollate le unioni libere che, inclusi i figli, oggi coinvolgono oltre 2,5 milioni di italiani. Di pari passo è diminuita la propensione al matrimonio, che in oltre un caso su tre (37,3%) si conclude con la separazione, e il 23,6% dei bambini nasce ormai fuori dal matrimonio. Le famiglie ricostituite superano il milione di unità.
L’allargamento dei nuclei familiari si accompagna al moltiplicarsi di impegni a carico dei genitori. Alle mamme, ma non di rado anche ai papà, è richiesto di soddisfare le crescenti esigenze dei vari membri della famiglia, e per farlo spesso si ha bisogno di aiuto. In Italia esistono 35.256 associazioni di volontariato iscritte all’albo, di cui 5 mila si occupano di supporto alle famiglie e 11 mila si dedicano ai minorenni: in pratica la metà delle associazioni di volontariato ufficialmente iscritte all’Albo si occupano in vario modo di sostegno alla famiglia. Queste associazioni “ufficiali” fanno parte delle oltre 250 mila istituzioni no profit censite, in cui operano quasi 3,5 milioni di volontari. Ma se si guarda la percentuali di adulti coinvolti nell’associazionismo, il 15%, si arriva ad un esercito di circa 5 milioni di persone che si danno da fare in questo ambito, anche se non sempre si tratta di un impegno tradizionale di volontariato puro ma sempre più di un aiuto reciproco da parte delle famiglie.
“Il volontariato e l’associazionismo, impattando con la famiglia moderna, allargata, multiforme e affamata di energie, si è trasformato da un movimento che aiuta, ad un movimento in cui ci si aiuta, dove l’impegno degli adulti coinvolti altro non è che un impegno nell’auto aiuto”, ha spiegato Giulio De Rita. “Si tratta di un fenomeno nuovo, causato da un lato dall’assenza di risposte “istituzionali”, ma che trova linfa vitale nell’assetto contemporaneo della famiglia italiana, multiforme ma non per questo meno forte, anzi dinamica, aperta e in osmosi con la società circostante. Tutto questo vuol dire anche che per supportare in modo concreto ed efficace le famiglie, nel loro rinnovato sforzo, nelle sfide che la società moderna gli sottopone, occorre sostenere chi le sostiene”.
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Fonte: dirittiglobali.it