Cambiamomusica: un disegno di legge in nome di Abbado per l’educazione musicale nelle scuole

Il disegno di legge della senatrice Elena Ferrara propone l’educazione musicale in tutte le scuole. Nel nome di Claudio Abbado. E un vasto movimento di associazioni culturali lo sostiene.

La musica in ogni scuola italiana, dagli asili nido fino ai licei. Come componente fondamentale per lo sviluppo della personalità umana, della capacità creativa e della conoscenza. Un sogno? Un’utopia? «Una rivoluzione culturale», dice Elena Ferrara, senatrice Pd che ha appena depositato il disegno di legge 1365 «per la valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nel sistema dell’istruzione». Dedicato a Claudio Abbado che si è sempre battuto per la musica nelle scuole, il ddl rappresenta una svolta. Intanto, perché è sottoscritto da esponenti di tutti i partiti (oltre che dai senatori a vita Renzo Piano, Carlo Rubbia ed Elena Cattaneo). E poi perché è appoggiato da un intero mondo, vivace ma finora inascoltato, fatto di associazioni, scuole civiche, cori e bande. Gruppi culturali che hanno tentato di mettere una toppa alla grave lacuna presente nell’istruzione  pubblica. Oggi l’unica ora di educazione musicale nella scuola primaria scompare del tutto nella secondaria. Esistono sì le scuole medie a indirizzo musicale ma sono appena 1.400, mentre i licei musicali sfornati dalla riforma Gelmini raggiungono solo un’ottantina di sezioni in tutta Italia. Il risultato: zero cultura musicale per intere generazioni. E quindi zero curiosità, partecipazione. E anche zero pubblico. Un gap che segna l’Italia rispetto ad altri Paesi europei dove invece la musica è praticata fin dall’infanzia.

Fonte: left.it

  • Articolo pubblicato il 9 Maggio 2014