Presentati i Dati del Rapporto “Benessere e qualità della vita nei Municipi di Roma”

Sono stati presentati giovedì 23 giugno i dati del Rapporto ‘Benessere e qualità della vita nei municipi di Roma’, a cura del Laboratorio di sviluppo locale ed economia sociale dell’Università Roma Tre coordinato dal Prof. Pasquale De Muro.

Erano presenti con il Prof. Pasquale De Muro anche Alfredo Milioni, Presidente del XIX Municipio; Roberto Tavani, Assessore all’ambiente del XVII  Municipio; Raffaella Fucilli, Roma Capitale e il Dott. Caiazzo dell’Ufficio Statistico del Comune di Roma.

Il concetto di benessere e qualità della vita è fondamentale per le società moderne. Tutti gli anni vengono elaborate diverse classifiche che descrivono come si vive in Italia a livelli territoriali e amministrati diversi, con sistemi di indicatori più o meno complessi e numerosi o indici sintetici, con differenti approcci teorici.

Con il suo primo rapporto “Benessere e qualità della vita nei municipi di Roma” “Laboratorio di sviluppo locale ed economia sociale” della Facoltà di Economia “F.Caffè” dell’Università degli Studi Roma Tre vuole dare il suo contributo alla creazione di indicatori che sempre meglio sappiano interpretare il grado di benessere reale del nostro territorio.

In particolare, il Laboratorio ha scelto di studiare le differenze di benessere e qualità della vita tra i municipi di Roma, cercando di superare i tradizionali approcci che sintetizzano il benessere con indicatori principalmente di natura economica, a cui a volte si sommano indicatori di natura fisica e ambientale, trascurando in tal modo la dimensione sociale e umana dello sviluppo.

Quello che si intende sottolineare, nel rapporto, è quindi la multidimensionalità della qualità della vita, specie per i legami complessi che si originano tra diverse dimensioni, pluralità di attori in gioco e molteplici livelli di analisi (individuale, familiare, sociale, ambientale, culturale, istituzionale).

Il quadro teorico di riferimento adottato è quello dell’approccio delle capacità (capability approach) formulato da Amartya Sen a metà degli anni ottanta e successivamente elaborato e sviluppato da altri autori. Le ragioni di questa scelta sono essenzialmente due. In primo luogo, l’approccio delle capacità descrive al meglio il benessere individuale come un processo in cui i mezzi e le risorse acquisibili o disponibili rappresentano uno strumento per ottenere il benessere ma non sufficiente a rappresentarlo; in secondo luogo, perché esso non si limita a suggerire una pluralità di spazi di valutazione o di dimensioni di benessere, ma richiama la necessità di tener conto di quei fattori personali e familiari che differenziano tra loro gli individui, nonché la pluralità di aspetti sociali, ambientali, economici, istituzionali, culturali che caratterizzano e differenziano i contesti in cui gli individui si trovano ad agire[1].

Il Laboratorio ha così scelto prima delle dimensioni che potessero interpretare il benessere nella realtà romana, successivamente, anche in base alla reperibilità e disponibilità dei dati, una batteria di indicatori per determinare l’indicatore composito per ogni dimensione in ogni municipio, e in fine un indice sintetico di benessere e qualità della vita in base al quale è stata fatta una classifica (anche per ogni dimensione è disponibile la classifica dei municipi).

Le dimensioni scelte sono state: dimensione economica, sicurezza, istruzione, occupazione, pari opportunità, relazioni sociali, mobilità, salute.

Senza entrare nel dettaglio della metodologia statistica utilizzata, i municipi con il più alto livello di benessere e qualità della vita sono quelli che presentano una maggiore omogeneità tra le dimensioni prese in considerazione.

Fonte: www.uniroma3.it

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  • Articolo pubblicato il 1 Luglio 2011