Salvamamme. Centro Nutrizionale: in 3 anni sviluppati 700.000 euro in beni prima necessità

Salvamamme: il Centro Nutrizionale del Bambino compie 3 anni.

Sviluppati 700.000 euro in beni di prima necessità, i materiali sono stati forniti gratuitamente anche da aziende. Sostenuti oltre 6000 utenti, il 19% italiani. Un progetto promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale, in collaborazione con il Municipio Roma II. Belviso: “Salvamamme, una fabbrica di solidarietà”

Si sono svolti i festeggiamenti per il terzo anno del Centro Nutrizionale del bambino dell’Associazione Salvamamme, presso il Centro di Via degli Olimpionici 19, insieme al Vice Sindaco di Roma Capitale, Sveva Belviso e ai bambini cresciuti grazie a questo progetto fortemente voluto e sostenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale, in collaborazione con il Municipio Roma II.

“Questo progetto è diventato in soli tre anni, grazie alla collaborazione di una equipe di operatori specializzati e professionali, una realtà straordinaria e unica in Italia”. È quanto dichiara il vicesindaco di Roma Capitale, Sveva Belviso. “In questi anni sono state migliaia – continua Belviso – le mamme e i bambini, italiane e straniere che, grazie a questo progetto, hanno potuto ricevere un sostegno concreto e importante, dall’assistenza medica e psicologica, ai consigli per l’igiene, fino ai prodotti per una corretta alimentazione specifici per l’infanzia, dalla fase prenatale allo svezzamento. Questa iniziativa – prosegue Belviso – nasce con l’obiettivo di essere al fianco dei piccoli e delle loro famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà, e rappresenta un punto di riferimento per tutte quelle donne che vivono nell’emergenza e nella povertà, e che spesso non sanno a chi rivolgersi. In un momento di forte crisi economica – conclude Belviso – è importante poter contare su un progetto di soccorso e di aiuto sociale dedicato a chi ha più bisogno”.

“Il Centro in questi 3 anni di avvio ha sviluppato 700.000 euro in beni di prima necessità, inoltre, in qualche caso i materiali sono stati forniti gratuitamente da aziende. Il Centro è diventato così una realtà straordinaria, sono stati sostenuti oltre 6000 utenti, 2634 donne e 3448 bambini, circa il 19% italiani, il 32% proviene dall’America il 27% africana, il 14% è europea, il 7% asiatica – ha dichiarato Grazia Passeri, Presidente Salvamamme, che ha poi aggiunto – in questa occasione ringraziamo i residenti della zona che si sono offerti di fare volontariato e festeggiamo anche la giornata dedicata all’infanzia, Salvamamme, in questo modo, intende ricordare la priorità del diritto di una crescita sana del bimbo fin dal grembo materno”.

Le donne che hanno partecipato al progetto, sono state inviate al Centro con relazione dai servizi sociali di Roma Capitale, per la loro condizione di disagio socio-economico. Infatti, molte mamme sono prive di occupazione, o lavorano solo qualche ora, e nei casi dove il compagno è presente, quest’ultimo ha lavori saltuari o è disoccupato. Il Centro le ha sostenute con generi alimentari, integratori, latte di formula, dove presente prescrizione del pediatra, prodotti per l’igiene, per un totale di oltre 200.000 prodotti distribuiti, tra pezzi singoli e confezioni. Ogni singolo oggetto è stato quietanzato e se ne conserva ricevuta, in conformità alla normativa sulla riservatezza dei dati personali. Inoltre, sono centinaia le donne che hanno partecipato a numerosi corsi organizzati dal pediatra, dalla ginecologa e dall’ostetrica sulla preparazione e sull’allattamento al seno, sulla alimentazione della donna durante la gravidanza, sullo svezzamento del bambino, sull’igiene in gravidanza, la prevenzione delle comuni malattie.

Fonte: Confinionline

  • Articolo pubblicato il 27 Novembre 2012