Roma, aria di crisi per la Locanda dei Girasoli. “Aiutate il nostro progetto”

Un unico appello: la Locanda dei Girasoli non deve chiudere. A lanciarlo, con l’aiuto dei conduttori radiofonici Marco Presta e Antonello Dose (“Il ruggito del coniglio”, Radio2 Rai), sono i componenti della cooperativa sociale integrata “I Girasoli”, che gestisce il ristorante del Quadraro, periferia sud-ovest della capitale. I debiti, la crisi economica che coinvolge tutti, il confronto con il mercato rischiano di mettere in ginocchio un progetto che, sin dalla sua fondazione nel 1999, ha saputo coniugare buon cibo e inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down.

Nata dalla volontà di un gruppo di genitori, la Locanda dei Girasoli – oggi organizzata in cooperativa sociale integrata – è un’impresa sociale che non gode di finanziamenti pubblici. Una prima crisi si registra già nel 2005. In aiuto viene il Comune di Roma, ma anche le cooperative sociali Agricoltura Capodarco e Cecilia. Nel 2008, come socio sovventore, alla cooperativa Agricoltura Capodarco si sostituisce poi la cooperativa “Al Parco”. Tenere in piedi un progetto sociale e imprenditoriale attraverso la rete dei soggetti economici e pubblici del territorio diviene obiettivo del X Municipio e del Comune di Roma.

“E’ – spiega Sandro Medici, Presidente del X Municipio – il più bel progetto sociale della città, non solo per l’aspetto lavorativo che vede coinvolti i nostri giovani lavoratori, ma anche perché è un progetto che non vive di finanziamenti pubblici: la bellezza della Locanda sta anche nell’aver voluto affrontare la sfida del mercato. Un grande coraggio. E’ un’impresa sociale, ovvero un privato che fa impresa ma che offre anche un servizio pubblico”. “Già nel 2005 – aggiunge – affrontammo la prima crisi: la soluzione venne dalla rete delle cooperative sociali presenti sul territorio del X Municipio. Oggi, dopo 7 anni, una nuova crisi: chiediamo aiuto alla città, questa volta, e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per salvare una gemma preziosa del territorio e dare speranza ad un’esperienza che inorgoglisce tutta la città”.

“Integrazione e lavoro – afferma Nanni, madre di un giovane ragazzo con sindrome di Down oggi socio della cooperativa -, per questo abbiamo bisogno di aiuto. Siamo un progetto che in primis persegue lo scopo di inserire a lavoro persone con sindrome di Down. Non possiamo fermarci qui. Abbiamo bisogno di energie e dobbiamo ricordarci che siamo un esempio per tante altre esperienze come le nostre”.

“Non è pietismo, né beneficienza – affermano Marco Presta e Antonello Dose che con la Locanda dei Girasoli hanno siglato questa mattina un patto di amicizia -, ma si tratta invece di difendere posti di lavoro che rendono il paese e la città posti degni di valore. Qui si lavora e si crea valore aggiunto. Quello che noi possiamo dare alla difesa di questo bene comune che è la Locanda è la sigla di un patto di amicizia con “Il ruggito del coniglio”, che ci vedrà coinvolti attraverso i nostri social network e le nostre iniziative”. “Integrazione sì, buon cibo sì, ma anche cuore – hanno poi concluso -, ovvero quello di cui ha bisogno anche la nostra società in questo delicato momento”. Prenotazioni, dunque, ma anche donazioni e idee per il rilancio di uno dei progetti sociali più interessanti della città.

Fonte: superabile.it

  • Articolo pubblicato il 16 Novembre 2012