Per il sociale 500 milioni. Ecco la ripartizione del “fondo Catricalà”

300 milioni per il fondo politiche sociali, 200 per il fondo non autosufficienza, che comprende interventi per i malati di Sla. E’ la parte destinata al “sociale”, delineata dai relatori della legge di stabilità, sui 900 milioni a disposizione
 

ROMA – Trecento milioni di euro per il Fondo nazionale per le politiche sociali; 200 milioni per il Fondo sulla non autosufficienza, che comprende gli interventi a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica; 35 milioni di contributo straordinario per il solo 2013 per L’Aquila (26 milioni di euro per il comune dell’Aquila, 4 milioni di euro per gli altri comuni e 5 milioni di euro per la provincia dell’Aquila); 365 milioni per interventi diversi (Fondo per l’università, borse di studio, fondo nazionale per il servizio civile etc) e 40 milioni per interventi da realizzare nelle zone colpite da calamità naturali. I relatori della legge di stabilità Pierpaolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl) hanno così delineato la ripartizione del “fondo” da 900 milioni di euro di competenza di Palazzo Chigi (detto anche “fondo Catricalà”), in un emendamento presentato alla commissione Bilancio della Camera.

La parte dello stanziamento più pertinente agli interventi sul sociale riguarda, quindi, poco più della metà del fondo: 500 milioni, di cui 300 al fondo per le politiche sociali e 200 ai disabili gravi non autosufficienti. Tra questi sono inclusi i malati di Sla, che attraverso il Comitato 16 novembre chiedono, invece, uno stanziamento almeno doppio per la non autosufficienza di 400 milioni di euro. Nonostante l’emendamento debba essere ancora discusso, però, le risorse destinate al sociale sembrerebbero comunque certe. I sub-emendamenti presentati in queste ore alla Legge di stabilità, infatti, non intaccano questa parte del fondo ma i restanti 405 milioni. In particolare viene chiesto una diversa distribuzione delle risorse per l’università (Ghizzoni Pd); di quelle riguardanti lo spettacolo e l’editoria (Verducci Pd), gli esodati (Lega), e le calamità naturali avvenute in Liguria, Toscana, Marche, Veneto (Mariani e altri Pd). (ec)

Fonte: gabbianoonlus.it

  • Articolo pubblicato il 13 Novembre 2012