Emergenza infanzia, dal 2006 più che triplicati i casi di abuso fisico sui minori

I casi di abuso fisico nei confronti dei minori sono più che triplicati dal 2006 a oggi. A lanciare l’allarme è Telefono azzuro, che ha presentato al Senato il ‘Dossier 2012 sull’Emergenza Infanzia in Italia e nel mondo’. In media arrivano al servizio 114 ‘Emergenza Infanzia’ quattro richieste d’aiuto al giorno, di cui il 17% è per maltrattamenti o percosse. Nel 2006 le segnalazioni di questo tipo erano il 5,2% del totale delle denunce. In pochi anni sono cresciute in modo esponenziale, passando all’11,3% nel 2010 e al 13,2% nel 2011, e solo nei primi otto mesi del 2012 sono aumentate del 3,9% rispetto all’anno scorso.

Dal 2006 al 2012 è inoltre raddoppiato il numero di denunce per casi di grave trascuratezza, passando dal 5,7% al 10,4% e sono aumentati i casi di abuso psicologico (dall’8,3% al 12,9%), di “inadeguatezza genitoriale”, cioé incapacità di svolgere il ruolo educativo di padre o madre (dal 6,3% al 10,2%), di violenza domestica tra genitori (dal 7,9% al 9,7%) e di disagi emotivi comportamentali (dal 2,2% al 5,2%).

“Non si possono tagliare dai bilanci dello Stato risorse destinate ai bambini. Occorrono strumenti adatti e risorse adeguate: se non ci sono i servizi, i bambini non possono chiedere aiuto e nelle situazioni di emarginazione, violenza e devianza si interviene con difficoltà e in ritardo – ha dichiarato Ernesto Caffo, presidente di Sos Telefono Azzurro Onlus – E’ indispensabile cogliere immediatamente i segnali di sofferenza dei minori e unire le forze all’interno della comunità di riferimento tra servizi pubblici e privato sociale”. ”L’aumento dei casi di abuso fisico – ha concluso Caffo – nasce dalla fragilità delle famiglie, ora accentuata dalla crisi economica e dall’assenza dei servizi di sostegno”.

Il pericolo per bambini e adolescenti è dentro casa. Il 63,1% delle situazioni d’emergenza dal 2006 a oggi si verifica infatti nelle mura domestiche. Il pericolo però si può incontrare anche per strada (18,3%) e in percentuale minore a scuola (5,7%) o a casa di amici e parenti (3,7%). In generale nel 78,3% dei casi il presunto responsabile del disagio è uno dei genitori del minore (nel 44,8% dei casi la madre, nel 33,5% il padre). Negli anni si registra un considerevole aumento del numero di segnalazioni trasferite da Telefono Azzurro ai servizi sociali: dal 29,7% del 2006 al 49,1% del 2012. Quanto alle segnalazioni inviate alle forze dell’ordine tra il 2006 e il 2012 si è assistito a un aumento costante nel contatto con i Carabinieri (dal 10% del 2006 al 22,6 % del 2012) per la gestione delle situazioni di emergenza.

La maggior parte delle situazioni d’emergenza per i minori si registra nell’Italia settentrionale. Il nord è l’area in cui dal 2006 al 2012 è stato gestito il 42,8% degli interventi dell’associazione. Percentuali inferiori, ma significative, si registrano al Centro (23,4%) e al Sud (23,8%). Le regioni in cui gli operatori sono intervenuti di più sono Lombardia (15%), Lazio (14,5%) e Campania (12,6%).

Negli ultimi sei anni le richieste d’aiuto hanno riguardato quasi in egual misura maschi (51,6%) e femmine (48,4%), ma prevalentemente bambini fino ai 10 anni (64,2% dei casi). Il 50% dei minori per cui è richiesto aiuto vive con entrambi i genitori, il 33,1% con la sola madre. Nell’88,9% dei casi è un adulto a chiamare per segnalare una situazione di disagio vissuta da un bambino.

In un messaggio inviato al presidente di ‘S.O.S Telefono Azzurro’ Caffo, il presidente del Senato, Renato Schifani, ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa che “pone l’attenzione su un tema di estrema importanza e attualità come la condizione dei minori”. “I bambini sono il nostro futuro ma anche la parte più fragile e indifesa della nostra società – afferma – le minacce alla loro serena crescita sono molte e spesso subdole. E’ un dovere quindi di tutti noi mantenere sempre alta l’attenzione sui loro diritti e le loro libertà”.

Fonte: adkronos.com

  • Articolo pubblicato il 7 Novembre 2012