Euro+Med Agri-Social Forum: come diventa Europea l’agricoltura sociale?

A Bruxelles è partito l’iter per la costituzione dell’Euro+Med Agri-Social Forum. Dalle esperienze di agricoltura sociale sviluppate in Europa e nel bacino del Mediterraneo, la rete dalla quale potranno nascere e coordinarsi politiche di inclusione e cooperazione.

Euro+Med Agri Social ForumPartendo dall’area del Mediterraneo è possibile far crescere in Europa nuove esperienze di agricoltura sociale, sviluppare iniziative e politiche inclusive che possano offrire soluzioni anche nell’ambito dell’immigrazione. Obiettivi ambiziosi all’origine della rete europea promossa da CIA-Agricoltori Italiani e Forum Agricoltura Sociale.

La rete

Euro+Med Agri-Social Forum è una rete che vuole far incontrare realtà internazionali dell’agricoltura sociale per affrontare in maniera sinergica le opportunità e le problematiche dell’area del Mediterraneo. L’iter costitutivo è stato avviato ufficialmente l’11 luglio, a Bruxelles. Alla presenza del vice presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e del vice ministro alle Politiche Agricole, Andrea Olivero, un convegno sostenuto dal Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici è stata l’occasione per dare il via ai lavori.

Si tratta di un’esperienza che vede l’Italia partecipare con un ruolo di apripista, grazie all’impegno di CIA e Forum Agricoltura Sociale. Sono stati già avviati contatti con varie realtà, al fine di favorire lo scambio di conoscenze ed esperienze e sviluppare una comunicazione efficace nei confronti dei cittadini Ue.

“L’agricoltura sociale: un’esperienza concreta di welfare”

“L’agricoltura sociale rappresenta un’esperienza concreta di welfare, prima di tutto nel nostro Paese – ha detto Cinzia Pagni, vicepresidente vicario di Cia e componente del Forum Nazionale Agricoltura Sociale -. L’Italia si colloca ai primi posti dello scenario europeo con oltre 3.000 progetti e pratiche di agricoltura sociale all’attivo, 4 mila addetti su tutto il territorio e un valore della produzione di 200 milioni di euro. Ecco perché ci candidiamo a guidare questo percorso di condivisione e confronto a livello internazionale per la nascita di Euro+Med Agri-Social Forum, un’associazione aperta alle organizzazioni agricole, alla cooperazione sociale, alle organizzazioni del no profit, anche per affrontare la sempre più attuale questione dell’immigrazione”.

“L’agricoltura sociale – ha aggiunto Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia- è una delle pratiche che maggiormente può contribuire a conseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 come la lotta alla povertà, alle disuguaglianze, il contrasto alla fame nel mondo e ai cambiamenti climatici. Allo scopo di costruire un’economia sociale, solidale e responsabile, dove il settore primario assolve una funzione di servizio al benessere dell’intera comunità, partendo dai più deboli. In questo senso, l’agricoltura sociale può davvero rappresentare un’esperienza concreta, anche simbolica, capace di rilanciare il progetto di un’Europa Unita”.

Fonte: cia.it