Disabilità: pronto il Piano Non Autosufficienze. Cos’è e a cosa porterà?

Approvato dal tavolo interministeriale il documento che guiderà la distribuzione tra le Regioni del Fondo per i disabili non autosufficienti.

Comitato 16 novembre - Piano non autosufficienzeIl Piano Nazionale per le non autosufficienze è stato licenziato dal tavolo composto da Ministero dell’Economia, Ministero del Lavoro e Ministero della Salute. Ora sarà al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e, entro circa due mesi, vedrà terminare il proprio iter sotto forma di decreto.

Il Piano Non Autosufficienze sarà il documento utile per distribuire nel modo più pertinente, tra le varie Regioni, il Fondo per la non autosufficienza. Il Fondo destinato alle politiche e agli interventi per le persone con disabilità gravi e totalmente invalidanti, come la SLA, fino ad ora è stato distribuito tra le Regioni in base alla popolazione residente. Il Piano prevede, invece, i criteri per misurare il grado di bisogno per le persone non autosufficienti e le scale di valutazione per ripartire il Fondo dal prossimo anno in poi.

Quest’anno il Fondo è pari a 400 milioni di euro e sarà ancora una volta distribuito in base ai vecchi criteri. Alla Lombardia, quindi, spetterà la fetta più grande (60,8 milioni), mentre la Valle d’Aosta non raggiunge il milione. Il Piano Non Autosufficienze incontra il gradimento del Comitato 16 Novembre. Attraverso la portavoce Mariangela Lamanna, infatti, afferma che “ci sono, in questo momento, Regioni che ancora devono spendere il fondo del 2010, mentre altre che hanno esaurito le risorse dello scorso anno e sono in difficoltà”. Il Piano arriva dopo le proteste e i 16 presìdi portati avanti dai cittadini gravemente disabili che compongono il comitato. In precedenza, si era già raggiunto il risultato di incrementare e stabilizzare il Fondo. Oggi il Comitato 16 Novembre chiede un’ulteriore sforzo: “ieri il Comitato ha ribadito, di fronte al viceministro dell’Economia Zanetti, la necessità di incrementarlo almeno del 50%. Se così non sarà, saremo costretti ad organizzare ancora presidi, dopo i 16 che fino a questo momento abbiamo realizzato”. A tal proposito, una delle proposte avanzate è quella di integrare il Fondo con una maggiore compartecipazione delle Regioni, che potrebbe arrivare almeno al 40%.

Per approfondire: SuperAbile.it
Immagine: Comitato 16 Novembre su sardiniapost.it

  • Articolo pubblicato il 5 Agosto 2016